domenica 11 dicembre 2011

L’urlo

Oh, non quello di Munch. Il mio. Quello che ho lanciato l’altro giorno, appena arrivati in alto.
Una salitina da niente, ma ero sfiancata, ero ansiosa, avevo le vertigini, mi girava la testa, insomma una ciofeca. E poi avevo avuto paura, maledizione, che quando mi prende ‘sta paura del vuoto senza motivo mi girano e mi incazzo e mi irrito e divento di pessimo umore.
Appena arriviamo su, mi dice: prova a urlare, tanto non c’è nessuno intorno, vedrai che ti passa tutto. 
Un tantino perplessa, obbedisco e urlo.
Lui:più forte. 
E io urlo più forte.
Lui: ancora più forte.
E io urlo ancora più forte e urlo ancora più forte e urlo ancora più forte e urlo ancora più forte solo che poi ho dovuto smettere perché mi era finita la voce. 


26 commenti:

  1. urlare così è bello,in altri modi no che ho sentito ultimamente NO.

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  2. E' un metodo eccellente per scaricare la tensione, dicono. Solo che se poi ti manca il fiato subentra l'angoscia.....

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  3. Salire non mi fa fatica e neanche paura.
    Scendere, quello sì, mi terrorizza. A volte chiamerei il soccorso alpino.Anche se è una discesa scema. La prossima volta provo ad urlare. E poi mi butto giù...

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  4. Urlare fa benissimo, è liberatorio. Hai fatto bene!

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  5. il fatto delle vertigini e del giramento di testa potrebbe dipendere dalla pressione sanguigna

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  6. questo post è da primo premio!!
    bellissimo il finale.
    Prima di sapere il reale preambolo dell'urlo di Munch pensavo fosse una storia come la tua: un rumore di fondo assai invasivo permette al tizio in primo piano di urlare più che può (per scaricare la tensione...)
    Dov'eri di bello?

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  7. Ma sei scesa o scrivi ancora da lassù...

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  8. son come elenamaria, un'estate sul Gran Sasso, per scendere e tornare indietro, fra un po' chiamano i soccorso alpino davvero, chissà, avrei dovuto urlare anche io:)

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  9. eggià, serve e non danneggia -in quel caso. altre volte si urla e l'unica cosa che spacchi sono i timpani altrui. ci vorrebbe una cima di montagna a portata di mano, anzi, di piede, all'occorrenza.

    ciao isi e buona settimana

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  10. Ah ecco chi era che urlava :)))))

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  11. la montagna mi manca tantissimo,a me piace camminare sui bricchi in alto alto!
    e urlare anche mi piace ma non per litigare,giusto per gioire e scaricare la tenzione!
    cla

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  12. sembra liberatorio, dovrei provare.... ;-)

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  13. ah ecco cosa ho sentito ieri pomeriggio in Buenos Aires.....

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  14. anon, diciamo pure che sono rare le occasioni in cui urlare è bello.

    mass, no, il fiato non manca. è la voce che finisce. provare per credere.

    elena, infatti, io praticamente mi sono buttata giù mentre scendevo.

    maude, peccato che non si possa fare spesso.

    fra, direi di no, erano il risultato di uno stato di ansia.

    ten, qui vicino, nella zona di lecco.

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  15. ottim, vedi mia risposta più sopra: mi sono buttata giù per la discesa.

    gabry, a me ciò che fa para è salire verso un posto che non conosco. a tornare indietro, specie se per lo stesso percorso, non ho problemi.

    cri, le cime a portata di piede non sarebbero mai abbastanza

    linda, non parlarmi di valanghe, che ci ho una paura, ci ho...

    ME, ma com'è che eri lì e non sei venuta a vedere cosa stava succedendo?

    ant, no, purtroppo. sono un contralto.

    madi, camminare nei posti alti è una delle cose più belle che ci siano.

    lau, prova, è fantastico.

    franc, la salita per arrivare in cso buenos aires ha una pendenza incredibile.

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  16. io ora sono qui:
    http://nonnacarina.iobloggo.com/

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  17. Isi, volevo dirti che, con lettera di scuse, il blog è tornato a posto. Un po' inquietante, comunque, tutta questa storia...
    E ti volevo ringraziare della partecipazione e dell'interesse: non sono poco, di questi tempi.
    Grazie, Linda

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  18. http://www.youtube.com/watch?v=Zu_aHXfr7Sg&feature=related

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  19. Sono rimasta imbottigliata nel traffico...come sempre :(

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  20. arrivo qui tramite anobii... e mi sa che ripasso :)

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  21. E a lui si saranno sfondate le orecchie :)

    Pyperita

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  22. uuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuno

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