domenica 28 ottobre 2012

le i

inquieta.
irrequieta.
irritabile.
irritata.
irascibile.
inversa.
incazzosa.

oggi nel pomeriggio, nell'arco di tre ore, tre sono le volte che entro in cucina.
ogni volta rompo qualcosa in vetro, a cui tengo particolarmente.
così, semplicemente, mi cade dalle mani.


venerdì 12 ottobre 2012

tu sei quella che...  che su di te si può contare, che sei spiritosa, che sei divertente, che hai le buone idee, che sai essere una vera amica, che le cose le capisci al volo, che non ti lamenti, che sai tirare su il morale, che risolvi i problemi, che.

guarda che ho capito che stai cercando di strumentalizzarmi.



lunedì 8 ottobre 2012

delle equazioni, dei vestiti e dei lombrichi


Prima c'erano le equazioni: x e numeri da tutte le parti, che giravano attorno a me. Alcune impossibili da risolvere. Altre, avrei potuto risolverle, ma appena stavo arrivando alla soluzione ecco che le x si spostavano,  i numeri cambiavano, e poi si aggiungevano le y e le z, e io non riuscivo a risolverne nemmeno una.

Dopo eravamo in quel posto elegante, solo che per entrare lì occorreva cambiarsi; io entravo e uscivo dallo spogliatoio in continuazione, ogni volta vestita in un modo diverso, ma non mi piaceva mai il modo come ero vestita. Quando finalmente sono riuscita a vestirmi in un modo che mi piacesse mi sono accorta di non avere le scarpe. Le ho cercate ovunque, le scarpe, ma non le ho trovate. Sono rimasta scalza.

E poi, la piscina, il cui bordo era cosparso di insetti e di lombrichi. Decido di sterminarli con  la candeggina, ma man mano che buttavo la candeggina sui lombrichi, questi si gonfiavano gonfiavano gonfiavano, e più candeggina ci buttavo sopra, più loro si gonfiavano. Aspettavo che esplodessero, ma non esplodevano.


lunedì 1 ottobre 2012

Soprattutto, non perdere la voglia di camminare: io, camminando ogni giorno, aggiungo uno stato di benessere e mi lascio alle spalle ogni malanno; i pensieri migliori li ho avuti mentre camminavo, e non conosco pensiero così gravoso da non poter essere lasciato alle spalle con una camminata… ma stando fermi si arriva sempre più vicini a sentirsi malati… Perciò basta continuare a camminare, e andrà tutto bene.

(Soren Kierkegaard: Lettere a Jette)