Ho avuto e ho ancora diversi amici nella comunità israelitica veneziana e anche se qualcuno di loro purtroppo non è più tra noi ne ricordo bene i racconti delle drammatiche retate al Ghetto, delle deportazioni sui carri piombati e il dolore per i tanti loro cari che non sono più tornati. Rammento anche lo sgomento che provai da ragazzo nel vedere quel numero nerastro marchiato a fuoco sull'avambraccio del padre di una mia compagna di classe e mi unisco con commozione a questa giornata dedicata al ricordo di una tragedia e di una violenza inumana sperando che non debba mai più ripetersi.
si perchè anche questo è diventato un logoro business..mentre la memoria di quanto è stato dovrebbe essere sacra,soprattutto in questo caso così straordinariamente drammatico e doloroso.
Ho avuto e ho ancora diversi amici nella comunità israelitica veneziana e anche se qualcuno di loro purtroppo non è più tra noi ne ricordo bene i racconti delle drammatiche retate al Ghetto, delle deportazioni sui carri piombati e il dolore per i tanti loro cari che non sono più tornati. Rammento anche lo sgomento che provai da ragazzo nel vedere quel numero nerastro marchiato a fuoco sull'avambraccio del padre di una mia compagna di classe e mi unisco con commozione a questa giornata dedicata al ricordo di una tragedia e di una violenza inumana sperando che non debba mai più ripetersi.
RispondiEliminaho visto che in giro pochi ne han fatto menzione,la storia non insegna un cazzo,scusami ma sono schifata dalla mediocrità che ci circonda!
RispondiEliminaquest'anno in effetti se ne è parlato poco. e secondo me ha a che fare con la crisi
RispondiEliminasi perchè anche questo è diventato un logoro business..mentre la memoria di quanto è stato dovrebbe essere sacra,soprattutto in questo caso così straordinariamente drammatico e doloroso.
Eliminahttp://ilsilenziodeisentimenti.blogspot.com/
RispondiEliminaSono approdato qui.
grazie del promemoria
RispondiEliminaciao